Oggi, 16 dicembre, la cantante Arisa ha ripubblicato sul suo profilo Instagram, con tanto di applausi allegati, un post di Repubblica che riportava il discorso fatto presso il Convegno di Atreju dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella.

Nel discorso Roccella sostiene che le donne siano oppresse in quanto aventi un corpo di donna e che «Le filosofie gender, la negazione che si possa usare la parola ‘donna’, lo schwa sono nuove forme di patriarcato e sono un rischio alla libertà delle donne di essere se stesse»

Domani 17 dicembre Arisa sarà ospite e canterà all’evento organizzato a Milano da Orgoglio Porta Venezia. Al momento nel quale scriviamo, ovvero 13 ore dopo quanto accaduto, non sono state rilasciate comunicazioni riguardo all’evento che segnalino la revoca della presenza di Arisa. 

Questo è inaccettabile. 

È inaccettabile la mancata presa di posizione da parte degli organizzatori dell’evento, che vedrà come ospite un’artista che ha dichiaratamente mostrato la condivisione di tesi transfobiche prima dell’evento.


Orgoglio Porta Venezia è un progetto che ha le sue radici e il suo raggio d’azione all’interno del quartiere Porta Venezia, che è il Rainbow District di Milano. 

Non è accettabile per un progetto che è situato nel Rainbow District sviluppare un evento che ha come main guest una persona che sostiene e condivide tesi transfobiche.

Non è accettabile fare un evento rainbow nel quale ci si rende partecipi della svalutazione dell’esistenza stessa delle identità trans. 

Non è accettabile mettere un coro LGBT+, come il Checcoro, nella posizione di dover prendere una posizione perché chi organizza l’evento non ha l’onestà intellettuale di farlo. 

Come associazione chiediamo al Progetto Orgoglio Porta Venezia, a tutti i rappresentanti degli esercizi commerciali che fanno parte dell’Associazione Commercianti Porta Venezia e tutte le realtà che hanno aderito o partecipano all’evento di prendere una posizione netta in favore della comunità transgenere, che si traduca, anche, nell’azione pratica, che, sottolineiamo, è anche politica, di annullare l’invito fatto nei confronti della cantante Arisa, per i motivi sopra elencati. 

Se questa richiesta dovesse non essere accolta, ci dissociamo in toto dal Progetto Orgoglio Porta Venezia.

Perché le vite e le istanze delle persone transgender, non binarie e di genere non conforme non sono, in alcun modo, né saranno mai, qualcosa su cui negoziare. 

ACET – Associazione per la Cultura e l’Etica Transgenere

GLI EVENTI DELLA COMUNITÀ NON POSSONO ESSERE FATTI SULLA PELLE DELLE PERSONE TRANS*